Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori

La tendinopatia della cuffia dei rotatori è una patologia che causa dolore e limitazione della funzionalità

della spalla dovuta all'infiammazione o degenerazione dei tendini che la compongono.

La tendinopatia della cuffia dei rotatori è una delle cause più comuni di dolore alla spalla negli adulti, con

un impatto significativo su sportivi e lavoratori manuali. Curiosità: studi ecografici hanno evidenziato che

oltre il 60% delle persone sopra i 60 anni presenta almeno un segno di degenerazione tendinea, anche in

assenza di dolore, rendendo difficile stabilire quando la lesione diventi “clinicamente” rilevante.

Anatomia della Cuffia dei Rotatori

La cuffia dei rotatori è un gruppo di quattro muscoli e tendini che aiutano a stabilizzare e muovere la spalla, e la

tendinopatia può essere causata da sforzi ripetuti, traumi o invecchiamento:

  • Sovraspinoso: origina dalla fossa sovraspinata della scapola, passa sotto l’acromion e si inserisce sul tubercolo maggiore.

  • Sottospinoso: dalla fossa sottospinata al tubercolo maggiore, favorisce l’extrarotazione.

  • Piccolo rotondo: dalla parte inferiore del margine laterale della scapola al tubercolo maggiore, contribuisce anch’esso all’extrarotazione.

  • Sottoscapolare: dalla fossa sottoscapolare all’apice del tubercolo minore, permette la rotazione interna dell’omero.

Tra tendini e acromion scorre la borsa subacromiale, che facilita lo scorrimento. L’ispessimento o l’infiammazione di questi tendini causa la sintomatologia tipica.

Classificazione e Tipologie di Tendinopatia

  1. Tendinite Acuta

    • Infiammazione primitiva, con dolore e lieve ispessimento tendineo.

  2. Tendinosi Subacuta

    • Degenerazione intra-tendinea, micro-lacerazioni e neoangiogenesi, senza un’evidente infiammazione.

  3. Tendinosi Cronica

    • Alterazioni strutturali marcate, con ispessimento, calcificazioni e rischio di rottura.

  4. Calcificazioni

    • Depositi di idrossiapatite entro il tendine, spesso dolorosi nella fase di riassorbimento.

Questa classificazione guida la scelta del trattamento, dal conservativo alle terapie rigenerative.

Epidemiologia

  • Prevalenza asintomatica: fino al 60% oltre i 60 anni.

  • Prevalenza sintomatica: circa il 20–30% nella popolazione adulta.

  • Sport ad alto rischio: nuoto, tennis, pallavolo e attività con movimenti ripetuti sopra la testa.

  • Impatto sociale: la tendinopatia della cuffia dei rotatori è responsabile di oltre il 30% di tutte le visite ortopediche alla spalla, con lunghi periodi di astensione dal lavoro e dallo sport.

Fattori di Rischio

  • Età avanzata: degenerazione intrinseca dei tendini.

  • Movimenti ripetitivi: overhead work e sport.

  • Squilibri muscolari: debolezza della cuffia rispetto ai deltoidi.

  • Postura scorretta: cifosi toracica accentuata e retrazione del gran pettorale.

  • Calo della vascolarizzazione: zone “critiche” (sovraspinoso) scarsamente irrorate.

  • Fattori metabolici: diabete, dislipidemie, fumo.

Sintomatologia

  • Dolore sordo o lancinante all’esterno o davanti alla spalla, che peggiora sollevando il braccio.

  • Limitazione funzionale: difficoltà nelle attività di abduzione e rotazione.

  • Dolore notturno: spesso sveglia il paziente al contatto con il cuscino.

  • Crepitio o click durante i movimenti, in stadi avanzati con calcificazioni.

Diagnosi

  1. Valutazione Clinica

    • Sovraspinoso:

      • Test di Jobe («Empty-Can Test»).

    • Sottospinoso:

      • Test della rotazione esterna contro resistenza.

    • Piccolo Rotondo:

      • Test di Patte.

    • Sottoscapolare:

      • Test di Gerber («Lift-Off Test»).

    • Cuffia dei Rotatori Totale:

      • Drop Arm Test.

  2. Esami Strumentali

    • Ecografia: ispessimento tendineo e neoangiogenesi (power Doppler).

    • Risonanza Magnetica (RMN): evidenzia grado di degenerazione, borsite e eventuali lesioni parziali o totali.

    • Radiografia: utile per calcificazioni e spurie ossee subacromiali.

Trattamento

Conservativo:

  • Riposo funzionale e modifiche delle attività aggravanti.

  • Crioterapia e FANS nella fase acuta.

  • Infiltrazioni eco-guidate: corticosteroidi per la borsa subacromiale nelle tendiniti infiammatorie, PRP o polideossiribonucleotide (PDRN) per stimolare la rigenerazione nel tendine.

Chirurgico:

  • Decompressione subacromiale (acromion-plastica) se conflitto acromiale.

  • Riparazione artroscopica delle lesioni parziali o totali del tendine, con ancori e suture.

Trattamenti fisioterapici migliori secondo la letteratura

  1. Esercizi Eccentrici Isolati

    • Protocollo: 12 settimane di training eccentrico specifico per la cuffia PubMed.

    • Effetti: migliorano dolore e funzione, equiparabili ai programmi convenzionali.

  2. Allenamento Neuromuscolare e Propriocezione

    • Protocollo: esercizi su superfici instabili, occlusione visiva e teaser cuffia-romboidi.

    • Evidenza: migliora il controllo scapolare e riduce il rischio di recidive PubMed.

  3. Terapia Manuale Integrata

    • Protocollo: mobilizzazioni scapolo-toraciche e massaggio trasversale di tendini PubMed.

    • Effetti: riduce il dolore e migliora l’arco di movimento, se associata a esercizi attivi.

  4. Onde d’Urto (ESWT)

    • Protocollo: 3–5 sedute di onde radiali o focali, anche per calcificazioni PubMed PubMed.

    • Effetti: riduzione del dolore, riassorbimento delle calcificazioni e miglior recupero funzionale.

  5. Ultrasuoni Terapeutici e Photobiomodulazione

    • Protocollo: US a 1–3 MHz con applicazioni combinate a LED-infrared PubMedPubMed.

    • Effetti: migliora elasticità tissutale e allevia il dolore in fase subacuta.

Prevenzione

  • Programmi di riscaldamento dinamico con focus sulla cuffia (es. theraband “thumb-up/down”).

  • Allungamenti attivi del sovraspinoso e del gran pettorale.

  • Rinforzo bilanciato cuffia dei rotatori e muscoli scapolari.

  • Controllo posturale: migliorare la stabilità del rachide cervicale e toracico.

  • Monitoraggio biomeccanico nei task overhead, con video-analisi per correggere schemi di movimento.

Conclusioni

La tendinopatia della cuffia dei rotatori richiede un approccio multimodale e personalizzato, che integri riposo funzionale, terapie iniettive o chirurgiche quando necessarie, ed un robusto protocollo fisioterapico. Programmi basati su esercizi eccentrici, allenamento neuromuscolare, terapia manuale e tecniche strumentali (ESWT, ultrasuoni, photo-bio-modulazione) hanno dimostrato di migliorare dolore, forza e funzionalità, prevenendo recidive e garantendo un ritorno sicuro alle attività quotidiane e sportive.

Fonti di Approfondimento

  1. Prevalenza asintomatica e sintomatica:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25441568/ PubMed

  2. Epidemiologia globale del dolore alla spalla:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36476476/ PubMed

  3. Eccentric vs convenzionale:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27351548/ PubMed

  4. Manual Therapy:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25808530/ PubMed

  5. ESWT Meta-Analysis:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38704572/ PubMed

  6. Ultrasound Review:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25824429/ PubMed

  7. PDRN Prolotherapy:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29770163/ PubMed

  8. Exercise Systematic Review:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36793454/ PubMed

  9. F-SWT vs R-SWT Trial:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33506031/ PubMed

  10. Photobiomodulation + US:
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35648258/ PubMed

I quattro muscoli che compongono la cuffia dei rotatori